Archivi categoria: Amarcórd

Le campane del 25 aprile

Nell’ottobre del 1944 mia mamma compiva undici anni, mia nonna ne aveva trentuno ed era incinta del quinto figlio; mio nonno ne aveva trentatré e dieci gliene restavano da vivere. Dallo scoppio della guerra fino all’otto settembre era stato militare, … Continua a leggere

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Le inseparabili

La Gina e la Gianna erano inseparabili. Immancabilmente presenti una a fianco dell’altra, quasi fin da subito erano diventate, per me e per gli altri del gruppo di amici del primo anno di università, Laginelagianna. Delle due, la Gina era la dominante: non bellissima, … Continua a leggere

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E tanti auguri alla nonna

Siccome ho parlato una volta della mia nonna quasi primadonna che ebbe quale cavallo di battaglia l’ignoto ruolo della Bella di Roma, mi piace ricordare qui che oggi, 17 agosto 2013, quella dispettosa che ventisei anni fa se andò senza avvisare … Continua a leggere

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3 settembre 1967

Fu la prima volta che venni a Venezia. Era domenica e c’era la Regata Storica ma la città non era certo paralizzata come oggi. Arrivammo – tutta la famiglia meno mia sorella, troppo piccola e lasciata dalla nonna – col … Continua a leggere

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Le forcine

Le vedo spesso sul vaporetto che va verso Sant’Elena e il Lido, un po’ ingessate nella divisa, con l’attenzione equamente ripartita fra l’equilibrio del cappello e l’ondeggiare dello spadino, con le gambe fasciate da calze-cilicio pensate più per austere sessantenni … Continua a leggere

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L’a pìs un pò m’a tòt…

Non ho scoperto io il potere evocativo di un’azione o di una sensazione apparentemente insignificanti: sappiamo tutti cosa ha scatenato quella volta il tuffo di una madeleine in una tazza di tè. Beh, la mia romagnola madeleine l’ho avuta questa … Continua a leggere

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La giustiziera

Ogni tanto la memoria ha bisogno di un aiutino. Era addirittura qualche settimana che cercavo di ricordare il nome della seconda affittacamere presso la quale abitai da studente, una volta lasciata definitivamente la signora Ines e i suoi quarantaquattro gatti. … Continua a leggere

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Nullo, Niente e Sufficiente

Nullo, Niente e Sufficiente erano tre fratelli, figli di un padre romagnolo e anarchico. La passione dei romagnoli per i nomi, diciamo così, fantasiosi è largamente nota soprattutto da quando Tino dalla Valle pubblicò, qualche decina di anni fa, il … Continua a leggere

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Sciare, oh oh!

Fra le varie cose più o meno pittoresche che mi è capitato di fare nella vita, quella forse più improbabile è stata vincere una gara di sci. Insomma, non è che io mi possa proprio definire uno sportivo. Per una … Continua a leggere

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I gatti della signora Ines

Parecchio tempo fa raccontai come fu che arrivai a Venezia. La situazione degli alloggi per gli studenti era allora disastrosa: prima dell’invenzione del numero chiuso, fra ca’ Foscari e architettura (che sono due università diverse) eravamo migliaia e riempivamo ogni buco … Continua a leggere

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