Nella mia terra natìa, avere la faccia come il culo significa non conoscere vergogna, far qualunque cosa senza scrupoli e senza pudore. Il titolo di questo post, quindi, non è un apprezzamento estetico nei confronti della madama qui sopra ritratta (seppure), ma un giudizio etico.
Non paga di non conoscere vergogna per quel che ha fatto col mandato che le è stato affidato, ha chiuso il suo regno da barzelletta con un colpo di mano che a lei sembra probabilmente un capolavoro di sagacia. Poveraccia, adesso che è rimasta col culo – pardon, con la faccia – per terra, si sarà voluta garantire una cattedra adeguata alle sue capacità professionali. Scommettiamo che la troveremo presto a predicar di merito alla Parthenope?
Melomane? Appassionato di fotografia? Segui l’altro mio blog
Cerca nel blog
Visite
- 198.391 dal 16 ottobre 2009
Post più letti
-
Unisciti a 111 altri iscritti
Categorie
- Amarcórd (27)
- Boh? (64)
- Cucina (19)
- Foto storiche (6)
- Il paese dei polli (104)
- Libri, dischi, film (71)
- Mostre (11)
- Opera, teatro, danza (20)
- Requiem aeternam (8)
- Senza parole (1)
- Televisione e radio (7)
- Venezia (311)
Commenti recenti
Winckelmann su Il clarinetto riccardo.b su Il clarinetto antonella barina su Il drago come metafora Silvia su Nullo, Niente e Sufficien… Concetta Voltolina K… su Una toccatina, non si sa … Winckelmann su Kafka in vaporetto capriceroyal su Kafka in vaporetto Anifares su Gli ignoranti restino a c… Ancora Winckelmann
Blog che leggo
Blogroll
Feed
- Acqua alta
- ACTV
- Adelphi
- Architettura
- Arsenale
- Biennale di Venezia
- Canale Contorta
- Canal Grande
- Carlo Scarpa
- Carnevale
- Carnevale di Venezia
- Cartelloni pubblicitari
- Comitato No Grandi Navi
- Contasciopero
- Cucina
- Degrado urbano
- Elezioni
- Felice Casson
- Fondaco dei Tedeschi
- Fontego dei Tedeschi
- Fotografia
- Frittole
- Gelsomino
- Germania
- Giardini della Biennale
- Giorgio Orsoni
- Giudecca
- Grandi navi
- Gruppo 25 Aprile
- Irene Némirovsky
- Italia Nostra
- Laguna
- La saga del trolley
- Librerie
- Lucchetti
- Luigi Brugnaro
- Marchette
- Maria Stella Gelmini
- Massimo Cacciari
- Montagna
- Mostre
- Navi da crociera
- Negozi chiusi
- Opera
- Ovovia
- Palais Lumière
- Persone
- Piazzale Roma
- Pierre Cardin
- Pittura
- Ponte di Calatrava
- Poste Italiane
- Poveglia
- Pubblicità
- Redentore
- Rem Koolhaas
- Renato Brunetta
- Richard Wagner
- Roma
- Romagna
- Salvatore Settis
- Sandro Bondi
- Santiago Calatrava
- Silvio Berlusconi
- Sindaco
- Soldi
- Teatro
- Tiepolo
- Tirolo
- Trenitalia
- Turismo
- Turisti a Venezia
- Vacanza
- Vaporetti
- Vaporetto
Archivi
Flickr Photos
significa la stessa cosa anche nella mia. ma quello che importa è che per la signora in questione (stracattolica a chiacchiere, ma sposata civilmente – lei che se lo può permettere) non significa nulla. forse perché non sa cosa significano entrambe le parole.
Pingback: La faccia come il culo « Totentanz