Trenitalia ha un obiettivo: spostare sull’alta velocità (cosiddetta) la maggior parte di traffico passeggeri e fottersene del resto. Il trasporto locale non è mai stato così abbandonato a se stesso come oggi: treni sporchi, mezzi rotti e rattoppati, latrine (perché di questo si tratta) aperte una si e tre no, impianti di riscaldamento guasti e porte inutilizzabili. Ma perché occuparsene se l’obiettivo è quello di smantellarli?
Sulla linea Venezia-Ancona, ad esempio, quelli che fino a qualche tempo fa si chiamavano interregionali funzionavano egregiamente. Due ore da Venezia a Bologna, mediamente venti minuti per il cambio e poi ancora un interregionale verso Rimini o Ancona. Di più: esisteva anche un fantastico Intercity che da Venezia andava a Pescara due volte al giorno, risparmiandoti la noia del cambio.
Ma siccome dobbiamo prendere le frecce, non solo l’IC è stato eliminato ma sagaci “aggiustamenti” dell’orario sono stati operati per togliere ai viaggiatori ogni voglia o possibilità di viaggiare senza pagare biglietti da compagnia aerea. E’ bastato, ad esempio, anticipare di dieci minuti il passaggio degli attuali Regionali sulla Rimini-Bologna e ritardare di altri dieci la partenza degli altri sulla Bologna-Venezia per far sì che un tentativo di viaggio su quella linea ti imponga cinquanta minuti di attesa a Bologna, perché il Regionale adesso arriva da Rimini esattamente cinque minuti dopo che l’altro treno è partito. Così un viaggio da Cesena a Venezia dura adesso tre ore e cinquanta minuti, venti minuti in più di quanto durava negli anni Settanta del Novecento.
Di più: sei a Bologna e vuoi andare a Milano senza Freccia? Devi cambiare perché adesso i Regionali arrivano solo fino a Piacenza e lo stesso se vuoi andare a Firenze, perché arrivano a Prato. Non è esser figli di puttana questo?
Melomane? Appassionato di fotografia? Segui l’altro mio blog
Cerca nel blog
Visite
- 195.646 dal 16 ottobre 2009
Post più letti
-
Unisciti a 111 altri iscritti
Categorie
- Amarcórd (27)
- Boh? (64)
- Cucina (19)
- Foto storiche (6)
- Il paese dei polli (104)
- Libri, dischi, film (71)
- Mostre (11)
- Opera, teatro, danza (20)
- Requiem aeternam (8)
- Senza parole (1)
- Televisione e radio (7)
- Venezia (311)
Commenti recenti
Winckelmann su Il clarinetto riccardo.b su Il clarinetto antonella barina su Il drago come metafora Silvia su Nullo, Niente e Sufficien… Concetta Voltolina K… su Una toccatina, non si sa … Winckelmann su Kafka in vaporetto capriceroyal su Kafka in vaporetto Anifares su Gli ignoranti restino a c… Ancora Winckelmann
Blog che leggo
Blogroll
Feed
- Acqua alta
- ACTV
- Adelphi
- Architettura
- Arsenale
- Biennale di Venezia
- Canale Contorta
- Canal Grande
- Carlo Scarpa
- Carnevale
- Carnevale di Venezia
- Cartelloni pubblicitari
- Comitato No Grandi Navi
- Contasciopero
- Cucina
- Degrado urbano
- Elezioni
- Felice Casson
- Fondaco dei Tedeschi
- Fontego dei Tedeschi
- Fotografia
- Frittole
- Gelsomino
- Germania
- Giardini della Biennale
- Giorgio Orsoni
- Giudecca
- Grandi navi
- Gruppo 25 Aprile
- Irene Némirovsky
- Italia Nostra
- Laguna
- La saga del trolley
- Librerie
- Lucchetti
- Luigi Brugnaro
- Marchette
- Maria Stella Gelmini
- Massimo Cacciari
- Montagna
- Mostre
- Navi da crociera
- Negozi chiusi
- Opera
- Ovovia
- Palais Lumière
- Persone
- Piazzale Roma
- Pierre Cardin
- Pittura
- Ponte di Calatrava
- Poste Italiane
- Poveglia
- Pubblicità
- Redentore
- Rem Koolhaas
- Renato Brunetta
- Richard Wagner
- Roma
- Romagna
- Salvatore Settis
- Sandro Bondi
- Santiago Calatrava
- Silvio Berlusconi
- Sindaco
- Soldi
- Teatro
- Tiepolo
- Tirolo
- Trenitalia
- Turismo
- Turisti a Venezia
- Vacanza
- Vaporetti
- Vaporetto
Archivi
Flickr Photos
sulla roma-firenze fino all’anno scorso (ora non so) i regionali facevano una sosta di un’ora a chiusi, così che per andare da roma a, poniamo, arezzo, si fosse obbligati a scegliere l’intercity. lo scoprii casualmente una volta che dovevo prendere a chiusi il treno per roma, treno che era arrivato con un’ora di anticipo sulla partenza, e che, vistolo arrivare da fuori della stazione, presi di corsa pensando che fosse il precedente in ritardo. poi fui informato del fatto, e della corsa inutile, ma in compenso mi riposai sul treno fermo per un’ora, maledicendo trenitalia e tutto il cucuzzaro.
Questo è il risultato di una politica miope anzi cieca che si traduce,come al solito, nell’investire quello che rende più denaro nel più breve tempo.
Io credo che l’Italia sia diventata,grazie alle scelte berlusconiane prima e montaniane ora,un paese attento solo ai bisogni dei ricchi. Siamo guidati da una destra che a me sembra più viscida e sfuggente di una biscia,dal momento che riesce addirittura a stravolgere il significato delle parole senza che a nessuno venga neanche in mente di prendere un vocabolario in mano e sbatterglielo davanti.
Prepariamoci a diventare terzo mondo con una elite di “dirigenti” con la fine ironia di quelli che hanno la puzza sotto il naso perchè laureati alla Bocconi e hanno case a New York e Bruxelles. Il popolo bue può continuare tranquillamente a crepare sul lavoro , non avere mezzi di trasporto pubblici,scuole,università pubbliche,sanità etc etc.
Sì, Tiziana, finché il popolo bue li vota…
Già……,ma guardano troppa tele per votare diversamente.
Mi sa che dovremo aspettare che crescano le generazioni dei figli degli immigrati. Altri vent’anni,a occhio e croce.
conosco una persona che fu compagna di classe dell’emerito AD di trenitalia. Era così (vedi titolo) gia’ da cucciolo. Poi è diventato sindacalista, poi AD.
Han messo la persona giusta al posto giusto
(ringrazio la sorte che mi ha tolta dai binari appena in tempo. Oddio, si viaggiava da terzo mondo gia’ allora, adesso siamo al quarto)
Credo che l’eliminazione dei treni diretti dal sud a Nord (la gloriosa Freccia del Sud, ad esempio) sia una delle peggiori bastardate che l’attuale dirigenza della FS potesse escogitare.