Grandi navi, ci ucciderete

Non saremo stati un esercito ieri pomeriggio alle Zattere a salutare il passaggio dell’ennesimo mostro marino, ma di sicuro ci siamo fatti sentire, anche dai passeggeri di questa Las Vegas galleggiante, tutti schierati sull’ultimo ponte a godersi la sfilata in Bacino in questo splendido pomeriggio d’inverno.
Era solo il primo passo. Lunedì toccherà alla Prefettura e un po’ alla volta, ne sono sicuro, altri si aggiungeranno a ricordare a chi evidentemente non lo sa più che Venezia non è un luna park e che i suoi abitanti non sono trascurabili entità di cui non vale la pena preoccuparsi.

Questa voce è stata pubblicata in Venezia e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

5 risposte a Grandi navi, ci ucciderete

  1. marcoboh ha detto:

    ché se dovesse succedere davanti a san marco quello che è successo al giglio…
    è lo sfruttamento consumistico di ogni cosa, anche di ciò che non appartiene, che ci ha ridotti così: sordi e ciechi davanti alla realtà, trasformata in strumento per un falso piacere da riconoscere solo a comando e non con l’intelligenza e la ragione.

  2. Attanasio ha detto:

    Questo video è impressionante! Vedere una nave così grande a poca distanza dalle case… mi sono venuti i brividi (sul serio!).
    è una situazione angosciante, e non solo per la sensazione di pericolo che comporta (anche alla luce di quanto è appena successo all’isola del Giglio) ma anche perché mostra da vicino delle persone contrapposte che in un certo senso sono tutte delle vittime… non so come spiegarlo meglio.
    Insomma, vedere tutte quelle persone sulla nave (quante saranno state? Centinaia? Migliaia?) molte delle quali probabilmente non si sono poste il problema della fragilità di Venezia prima di imbarcarsi… vederle mentre guardano i contestatori sul molo, e pensare che magari molte di loro ne condividono anche le ragioni… ma non serve a niente, perché loro sono passeggeri di una volta sola, e non torneranno più, e se prima non lo sapevano dopo non avranno più motivo di pensarci… e intanto arriveranno i prossimi, identici a questi. Ovviamente è anche colpa di quei passeggeri (la stupidità, la superficialità è una colpa!) ma è soprattutto colpa di quelli che organizzano questo folle divertimento e di quelli che lo permettono quando invece dovrebbero vigilare… Davvero ignobile.
    Una cosa molto simile succede a Roma, dove attorno al Colosseo passano ogni giorno migliaia e migliaia di macchine, autobus e (soprattutto) enormi bus turistici, scaricando quintali di schifezze che corrodono i marmi e il travertino di quel povero rudere. Occorrerebbe chiudere via dei fori imperiali, ma i turisti, i padroni dei baracchini di bibite e souvenirs, i finti gladiatori… insomma, i soldi vengono prima di tutto. Il colosseo sta crollando (letteralmente) nell’indifferenza di tutti.

    • winckelmann ha detto:

      Non sono sicuro che non serva a niente. Non parlarne non serve a niente, o dare per scontato che tanto non c’è niente da fare. A tutto ci si abitua, purtroppo, e a non ribellarsi finirà che bestie del genere nel bacino di San Marco sembreranno far naturalmente parte del paesaggio lagunare.
      Sono sicuro che fra quelle centinaia di persone che ci guardavano da lassù senza fare ciao con la manina ce ne sarà stato più d’uno che si sarà chiesto il perché. Ieri avevamo due pagine sul Gazzettino e anche qualche telegiornale ha parlato della manifestazione. La prossima volta, ci scommetto, saremo di più.

  3. Isidoro ha detto:

    Quando in TV sono passate le immagini della manifestazione, mi moglie mi ha chiesto : ma winckelmann c’era? Ed io ho risposto: non credo proprio! E invece….

Lascia un commento