Il mondo assiste sempre più sbigottito alla distruzione di uno dei più incredibili patrimoni artistici e culturali dell’umanità perpetrata da una manica di delinquenti senza scrupoli. Pensate che qualcuno di questi avvoltoi si senta minimamente scosso dalla collettiva internazionale riprovazione? Nemmeno per idea; anzi, inebriati da un senso di onnipotenza paragonabile soltanto a quello di Silvio Berlusconi ecco quale sorpresa ci hanno preparato per questo inizio d’autunno.
Un record da Guinnes: dodici navi, DODICI NAVI arriveranno tutte assieme in un giorno solo, il prossimo 21 settembre. Mentre noi pigmei ci incazziamo, l’amministrazione comunale giace nella sua ormai consueta posizione ad angolo retto e il Ministero si fa le pippe fingendo di riflettere su presunte soluzioni alternative che sono solo sonore prese per i fondelli, avremo in poche ore 12+12 passaggi in Bacino di questi mostri e saremo inondati da un fiume di 40.000 persone, cui si aggiungeranno tutti gli altri turisti che con altri mezzi arrivano a Venezia nel fine settimana.
Perché allora non venite tutti? Godetevi un’esperienza indimenticabile, partecipate anche voi allo smembramento delle spoglie di questa pattumiera nella quale i vari Costa, Orsoni e compagnia bella hanno trasformato la città più bella del mondo. Volete mettere la soddisfazione di dire ai vostri nipoti: io c’ero?
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Non ho parole. Pazzesco.
Oh, non fate scherzi che io ci sarò il 18 eil 25 e voglio continuare a scrivere dei gabbiani assassini, delle vongole filippine e delle scivolate sul ponte di Calatrava.
Al di là delle battute: follie! E pensare che i politici triestini – che andrebbero rimossi con una bella onda di alta marea di…fango, diciamo – venderebbero la famiglia per avere più frequenti sbarchi di turisti. Non vedo l’ora, qui possiamo ambire anche un bello scontro con qualche petroliera di 250m, perché no? Pensa quanta pubblicità gratuita in TV!
Ciao, va.
Pingback: Recensione semiseria della Carmen di Bizet alla Fenice di Venezia: è nata una stella? | Di tanti pulpiti.
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